STAGIONE 2018/2019 PATTINAGGIO DI FIGURA ITALIANO: ANNO PIENO DI SODDISFAZIONI E SUCCESSI
E’ appena terminata con il World Team Trophy la stagione del pattinaggio di figura
ORGOGLIOSI DEI “NOSTRI” ATLETI
In particolare vogliamo ringraziare e applaudire due atleti, Marina Piredda e Daniel Grassl, che indossando i nostri costumi hanno portato alla ribalta, con delle ottime performance, la nuova generazione di pattinatori italiani, lasciando ben sperare per il futuro.
Marina, con i suoi sedici anni, è scesa in pista senza paura, davanti ad un pubblico giapponese, tra i più appassionati e competenti di questo sport. E’ stata una vera e propria rivelazione per l’evento, classificandosi al settimo posto alle spalle di vere e proprie icone del pattinaggio come Khiira Rika e Elizaveta Tuktamysheva.
Daniel ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei giovani più interessanti nel panorama attuale, completando un bellissimo quadruplo loop in apertura del suo programma libero.
Li vogliamo ringraziare perché attraverso i loro movimenti e i loro gesti tecnici, i nostri costumi hanno preso vita per mostrare tutta la passione e la dedizione che mettiamo nella loro creazione.
“IL DIETRO LE QUINTE”: COME SI CREA UN COSTUME DA GARA
Vogliamo quindi raccontarvi il “dietro le quinte” di un lavoro molto complesso, ma allo stesso tempo entusiasmante, che porta all’ideazione e alla produzione di un costume di gara.
Tutto nasce da un’idea che poi si modifica, si plasma, e si modella letteralmente sull’atleta. Si ascolta la musica, si ragiona sulla coreografia assieme al pattinatore, o come accade nei team di alto livello, si parte dall’idea del coreografo e dell’allenatore e si crea così un primo disegno. Si realizza poi il cartamodello e si taglia il tessuto per operare già in questa fase i primi aggiustamenti. Una volta definito, il costume è confezionato. Solo alla fine vengono applicati gli Swarovski.
DALL’IDEA ALL’ESECUZIONE
Come ci raccontano le titolari Elena e Roberta: “tutti questi processi sono realizzati in maniera artigianale e a mano. Possiamo dire che la creazione di un vestito è frutto di un lungo processo e di continue modifiche e migliorie: difficilmente si parte con un’idea e si realizza uguale. I fattori da tenere in considerazione sono tanti e soprattutto è difficile capire a priori che effetto farà il vestito indossato e in pista. Anche se la nostra esperienza, ormai decennale, ci aiuta molto e ci permette di consigliare al meglio gli atleti che vestiamo”.
Una piccola curiosità: per il programma lungo di Daniel era stata creata inizialmente un’altra camicia che poi in pista non dava l’effetto desiderato. Si è quindi creato il modello di colore rosso con sfumature e Swarovski che abbiamo visto in tutte le gare da lui disputate quest’anno. È quindi fondamentale anche una prova su pista per capire fino in fondo l’effetto del costume durante la performance”.
Grazie quindi ai nostri fantastici e instancabili atleti, ma anche alle nostre altrettanto instancabili e appassionate sarte, modelliste e collaboratrici.
Alla prossima stagione con nuovi programmi, nuove musiche, e ovviamente nuovi scintillanti costumi!